Uno spettro si aggira per l’Europa: il virologo. Magari già Premio Nobel o luminare non ascoltato in patria che sa tutto sul Covid. Ogni Paese ne ha uno e l’Italia non fa eccezione. Per noi a difendere i colori della categoria c’è Giulio Tarro, primario emerito dell’Ospedale Cotugno di Napoli, che ha più volte sostenuto che con il caldo il virus scomparirebbe e che in Italia il “lockdown è senza senso, perché dobbiamo usare le armi di questo Paese, il sole e il mare per aiutarci a guarire”, quindi “andare in vacanza invece che rimanere in casa col contagio familiare”, e che in “Africa la malattia non sta attecchendo perché fa caldo” – mentre un rapporto della Commissione economica delle Nazioni Unite per il continente nero avverte: la pandemia può fare 3,3 milioni di vittime.
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